Arabidopsis thaliana (L.) Heynh.

Piccole piante, grandi interessi

Arabidopsis thaliana è una di quelle piante che passano facilmente inosservate. Da rosette di qualche centimetro di diametro, formate da piccole foglie, sorge un fusto esile alto fino a 50 cm, poco ramificato. All’apice dei rami porta le infiorescenze (racemi) con fiori molto piccoli dai petali bianchi.

Arabidopsis thaliana, Teano (CE), aprile 2015

E’, tuttavia, la pianta che tutti gli studenti di genetica hanno sentito nominare ai corsi. Grazie al ciclo vitale molto veloce ed il genoma molto semplice, è stata usata come organismo modello per molteplici studi ed esperimenti genetici. Una società danese ne ha prodotto perfino un genotipo in grado di rivelare, con fiori rossi anzichè bianchi, la presenza di mine antiuomo nel suolo.  

Rosetta di Arabidopsis thaliana, Marzano Appio (CE),  aprile 2022

Ha distribuzione cosmopolitae e si trova, autoctona o introdotta, in tutti i continenti. La possiamo osservare ai bordi delle strade, negli orti e giardini, nei prati.

In Terra di Lavoro è segnalata in Lazio Meridionale (Anzalone et al., 2010), sulla costa campana ai Variconi (La Valva & Astolfi, 1991), sul Vulcano di Roccamonfina (Croce et al.,2008) e sul Matese fino a 1700 metri di quota sul Miletto (Bianchini, 1988) ma è certamente diffusa anche in altre località.

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