In senso orario o antiorario?
Nelle zone a clima mediterraneo l’estate è la stagione più sfavorevole alla vita delle piante, una stagione avara di fioriture, soprattutto a basse quote, a causa del lungo periodo arido. Sul finire di questa stagione, con l’abbassarsi delle temperature e l’arrivo di qualche pioggia, molte piante riprendono la crescita e diverse fioriscono. Spiranthes spiralis è un’orchidea che inizia a fiorire a fine agosto e vive in praterie, pinete, castagneti ed altri ambienti luminosi. Se escludiamo qualche piccola popolazione di Ophrys in fiore, talvolta, a dicembre, è considerata l’ultima orchidea dell’anno a fiorire.

La pianta passa l’ultima parte della primavera e quasi tutta l’estate in forma di organo sotterraneo costituito da 5-6 tubercoli. Alla fine di Agosto spuntano contemporaneamente le foglie, triangolari, corte e disposte appressate al suolo in una rosetta, e lo stelo che porta l’infiorescenza. Le foglie nutriranno gli organi sotterranei per tutto l’inverno, scomparendo in primavera. L’infiorescenza, nata dai tubercoli dell’anno precedente, è un esile asse, una spiga su cui sono “avvitati” i piccolissimi fiori profumati di vaniglia. A questo avvitamento fa riferimento uno dei nomi volgari, viticcini autunnali, ma soprattutto sia il nome del genere che quello della specie: Spiranthes spiralis.

Percorrendo un sentiero che attraversa i castagneti del Vulcano di Roccamonfina, memore di uno studio che avevo letto in precedenza, mi sono chiesto: quante piante si avvitano in senso orario e quante in senso antiorario? Ho trovato una popolazione numerosa e ho contato, da un lato, le piante i cui fiori si avvitano sull’infiorescenza in senso orario (Il fiore più basso è a destra rispetto a quello immediatamente più in alto), dall’altro le piante con avvitamento dei fiori in senso antiorario. Per alcune piante l’avvitamento non è così chiaro e i fiori sono disposti tutti dallo stesso lato, non presentando una chiara disposizione a spirale.


Tale questione è stata affrontata, come ricordato sopra, in uno studio recente [1] che testa per due popolazioni in Campania e nel corso di diversi anni, la diffusione dei due versi di avvitamento e se tali forme possano determinare un diverso successo riproduttivo. Infatti l’architettura dell’infiorescenza, oltre che del fiore, può condizionare la visita degli impollinatori. Se uno dei due tipi fosse più vantaggioso, lo troveremmo dominante rispetto all’altro. Lo studio conclude che i due sensi di avvitamento sono distribuiti in modo sostanzialmente equilibrato (con una preponderanza, non significativa, di piante ad avvitamento antiorario) nelle popolazioni studiate e tali forme non presentano vantaggi dal punto di vista riproduttivo. Inoltre il polline viene scambiato tra le due forme evidenziando l’assenza di barriere: un impollinatore può, quindi, passare da una pianta di un tipo all’altra senza preferenze per l’una o l’altra.




Nella popolazione da me osservata 27 piante presentavano un avvitamento in senso orario, 20 in senso antiorario mentre 8 avevano l’infiorescenza lineare. Solo a livello di curiosità, senza alcuna pretesa di scientificità, i numeri indicano un equilibrio fra le due forme. Per la stessa curiosità ho calcolato la proporzione dei due tipi di avvitamento nei post della pagina facebook del GIROS nel quale, tra il 28 agosto e il 27 settembre, decine di iscritti hanno postato foto di Spiranthes spiralis. Anche in questo caso, senza grandi pretese scientifiche, sono riuscito ad attribuire ad un senso di avvitamento ben 119 piante: 52 con spiga destrogira (oraria), 53 con spiga levogira (antioraria) e 14 con spiga lineare o non evidentemente attribuibile ad uno dei due tipi.
In Terra di Lavoro
Spiranthes spiralis (L.) Chevall. – famiglia Orchidaceae
diffusa dal livello del mare a poco oltre i 1000 metri, in pinete, praterie, castagneti da frutto, garighe nonchè aiuole in ambiente urbano. E’ presente nei prati delle aiuole della Reggia di Caserta, dell’anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere e si può arrivare a stabilirsi laddove, per un buon numero di anni, si sfalcia in modo regolare e non troppo impattante. E’ dunque comunemente osservabile nei cimiteri, nelle aiuole cittadine e nei giardini privati. Fiorisce tra fine agosto e i primi di novembre. Attualmente è segnalata per tutte le aree di Terra di Lavoro, dalla costa fino a 1000 m sui rilievi degli Aurunci, Mainarde, Matese, Vulcano di Roccamonfina, ecc.
Note bibliografiche
[1] Scopece, G., Gravendeel, B., & Cozzolino, S. 2017. The effect of different chiral morphs on visitation rates and fruit set in the orchid Spiranthes spiralis. Plant Ecology & Diversity, 10(2-3), 97-104.