Ancora sulle pervinche: Vinca minor L. e Vinca difformis Pourr.

….e come riconoscerle

Pianta molto simile a Vinca major L. , talvolta si ritrova negli stessi ambienti e fiorisce nello stesso periodo.
I fiori sono un po’ più piccoli ma si distinguono facilmente osservando il margine, liscio e glabro (=senza peli) delle foglie e dei denti del calice (sepali), con questi ultimi ben più corti rispetto a quelli delle altre specie.

Meno frequente è Vinca difformis Pourr., con fiori grandi e con denti del calice lunghi ma glabri. Il colore della corolla è meno intenso, tendente all’azzurro e generalmente i lobi corollini hanno apice acuto.

Vinca difformis – Cellole (CE), marzo 2010
Un folto nucleo di V. difformis – Cellole (CE), marzo 2010

Tutte le specie sono frequenti nelle siepi, a margine di boschi, nelle scarpate stradali , dal livello del mare a 1000 metri. Abbiamo osservato Vinca difformis soprattutto in ambienti più ruderali mentre le altre specie sono più comuni in ambiente boschivo (querceti luminosi e castagneti cedui).

In Italia sarebbero solo 3 le specie di Vinca presenti. Vinca sardoa (Stearn) Pignatti è considerata una sottospecie di Vinca difformis (Vinca difformis Pourr. subsp. sardoa Stearn).
Possiamo quindi applicare, per il nostro territorio e gran parte d’Italia, la seguente chiave per il riconoscimento:
Calice a denti lunghi fino a 5 mm…………………………………Vinca minor
Calice a denti lunghi oltre 5 mm e fino a 18 mm
Margine delle foglie e dei denti del calice glabri ……. Vinca difformis
Margine delle foglie e denti del calice cigliati ……….. Vinca major

In Terra di Lavoro:
Come V. major L., anche V. minor L. si trova frequentemente in tutto il territorio. E’ stata segnalata per il Lazio [1] come alloctona naturalizzata e per il Vulcano di Roccamonfina [2], Lago di Corree [3], Monti Tifatini [4].
Vinca difformis Pourr. è nota per la piana del Garigliano [ined.]

Note bibliografiche
[1] Anzalone B., Iberite M., Lattanzi E. 2010. La Flora vascolare del Lazio. Informatore Botanico Italiano 42(1): 187-317.
[2] Croce A., La Valva V., Motti R., Nazzaro R., Strumia S. 2008. La flora vascolare del Vulcano di Roccamonfina (Campania, Italia). Webbia 63(2): 251 – 291.
[3] Croce A., Nazzaro R., Strumia S. 201. La flora dei laghi di Corree e di Vairano (Caserta, Italia). Informatore Botanico Italiano 43(2): 173-184.
[4] Terracciano N., 1878. Quarta relazione intorno alle peregrinazioni botaniche fatte nella provincia di Terra di Lavoro. Tip. Nobile, Caserta


Sarò grato a chi vorrà segnalarmi imprecisioni, errori o omissioni nel presente articolo nonché a chi mi vorrà inviare nuove segnalazioni sulla presenza delle specie citate in aree di Terra di Lavoro, da osservazioni o da riferimenti bibliografici qui non citati.

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