Un esempio di coevoluzione tra piante e animali: le galle

Le galle sono strutture osservabili su numerosissime specie vegetali, in particolare su alberi e arbusti. Il loro aspetto è quello di escrescenze di forma caratteristica che la pianta produce sugli organi attaccati da un altro organismo, spesso un artropode fitofago (=che si nutre di vegetali).
Per esempio un imenottero (stesso gruppo di insetti delle formiche, api, vespe, ecc.) depone le uova nei tessuti della pianta affinché le larve che ne nasceranno possano nutrirsene. La pianta, intanto, isolerà l’organismo estraneo nella galla in cui le uova potranno accrescersi, la larva alimentarsi ed uscirne quando avrà completato lo sviluppo. Ciò rappresenta un indubbio vantaggio per l’ospite, che ottiene riparo e cibo ma lo è anche per la pianta che limita i danni.
Le galle più comuni sono formate per l’attacco di un insetto o un altro artropode, ma si possono formare anche in risposta ad altri organismi non animali, come batteri o funghi. In tutti i casi rappresentano un frammento delle innumerevoli e complesse relazioni che hanno luogo negli ecosistemi.
Di seguito alcune galle originate in risposta all’attacco di acari o di piccoli insetti, osservate durante le mie peregrinazioni botaniche. Voi quale avete incontrato?

Tristemente noto dall’inizio degli anni 2000 in Italia e dal 2005 in Campania[1], è Dryocosmus kuriphilus, il cinipide galligeno del castagno (i cinipedi sono un gruppo di imenotteri specializzato nella formazione di galle). Originario della Cina, attacca il castagno ed è ormai diffuso in tutto il mondo. Le galle si sviluppano sulle foglie e sulle gemme portando, nel caso di infestazioni massicce, alla riduzione dell’efficienza fotosintetica dell’albero e ad un lento deperimento. Importato accidentalmente, questo piccolo insetto ha messo ovunque ed in pochi anni in ginocchio la castanicoltura, libero di diffondersi in assenza dei suoi antagonisti naturali, fra cui spicca un altro imenottero originario della Cina, Torymus sinensis . Quest’ultimo si comporta come parassitoide: si è specializzato a localizzare le galle di Dryocosmus, vi depone le sue uova e la larva che nascerà si nutrirà delle forme larvali del cinipide. L’introduzione del Torymus rappresenta il mezzo di lotta più efficace, sperimentato con successo già in Giappone e Corea del Sud, sebbene si sia osservato che anche altri parassitoidi autoctoni possono attaccare il cinipide [2].


Acaro contro acero: acero napoletano (Acer opalus subsp. obtusatum) con le galle formate per l’attacco di un acaro Eryphidae – Fontegreca, Matese, luglio 2012.


Della stessa famiglia di acari del precedente, Eriophyes tiliae forma galle simili a piccoli cornetti sulla pagina superiore delle foglie di tiglio (Tilia cordata). Foto: Monte Maggiore, giugno 2012


Un insetto, Forda formicaria è un afide che attacca il terebinto (Pistacia terebinthus) e forma due tipi di galle: l’afide fondatrice (il femminile è d’obbligo perchè sono tutte femmine partenogenetiche!) forma una galla alla base della foglia mentre la sua prole forma galle sulle foglie. La biologia di questo afide è complessa ed il suo ciclo comprende anche una generazione su piante erbacee della famiglia delle Poaceae (=graminacee). Foto: Monte Caievola, maggio 2011.


Tetraneura nigriabdominalis è un altro afide che forma galle sull’olmo, nella foto su olmo campestre (Ulmus minor). Anche in questo caso l’afide ha come ospite secondario una graminacea. Foto: M. Ofelio, Vulcano di Roccamonfina, Maggio 2018.


Inconfondibile, per la forma, il colore e l’aspetto appiccicoso, la galla della generazione asessuale di Andricus dentimitratus, imenottero della famiglia dei Cinipedi cha ha come ospiti le querce (in foto: Q. pubescens). Più precisamente, la galla si sviluppa sulla cupola delle ghiande. Foto: M. Lucno, Vulcano di Roccamonfina, settembre 2017.


Dello stesso genere del precedente Andricus quercustozae forma galle caratteristiche sui germogli dei rami di due anni, di diverse specie di querce (in foto su Q. pubescens). Foto: M. Lucno, Vulcano di Roccamonfina, settembre 2017.


Altro genere, stessa famiglia dei cinipedi, Diplolepis rosae, forma le caratteristiche galle sugli apici dei rami di diverse specie di Rosa. Foto: Letino,Matese, luglio 2013.


Mikiola fagi è un dittero che infesta, talvolta in modo importante, il faggio (Fagus sylvatica). Foto: Teano, Vulcano di Roccamonfina, giugno 2012.


Sarò grato a chi vorrà segnalarmi errori, suggerire modifiche o condividere le sue osservazioni.


Note bibliografiche
[1] Graziosi I., Santi F. 2008. Chestnut gall wasp (Dryocosmus kuriphilus): spreading in Italy and new records in Bologna province. Bulletin of Insectology 61.2: 343-348. link
[2] Panzavolta T. et al. 2013. Native parasitoids associated with Dryocosmus kuriphilus in Tuscany, Italy. Bulletin of Insectology 66(2): 195-201.


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