Una piccola pianta minacciata dalla scomparsa o alterazione del suo habitat
La peregrinazione di “oggi” l’ho dedicata alla ricerca di una piccola pianta nell’area costiera un tempo denominata “Pineta di Sessa”, bonificata dalle paludi già in tempi antichi e salvata dalla speculazione edilizia negli anni ’60 del secolo scorso. Qui, nel perimetro di un parco regionale e, contemporanetamente di un Sito di Importanza Comunitaria, vive una specie di Romulea, un genere di piante somiglianti ai Crocus e appartenenti alla stessa famiglia. Si tratta di Romulea rollii Parl., dedicata dal botanico Filippo Parlatore al collega romano Ettore Rolli, nel 1860. Se i Crocus sono comunemente noti come zafferano, le Romulea hanno il nome comune di zafferanetto e la pianta di cui scrivo zafferanetto di Rolli.

Ebbi la fortuna di scoprire la Romulea rollii della foce del Garigliano, o Baia Domizia, nel 2001 [1]. Fino ad allora la pianta non era mai stata osservata in Campania se si considera l’osservazione di Terracciano per Monte di Cuma del 1917 [2] riferibile alla Romulea columnae Sebastiani, in accordo con gli autori della flora dei Campi Flegrei [3]. Successivamente fu trovata anche in provincia di Salerno [4] e nella Riserva Naturale Statale di Castelvolturno [5]. Queste sarebbero, ad oggi, le uniche stazioni di questa specie nella regione. A livello nazionale la presenza della pianta è stata accertata sulle coste di tutte le regioni peninsulari, dalla Toscana alla Calabria e dall’Abruzzo alla Puglia, oltre che in Sicilia e Sardegna. Nelle Marche è considerata estinta ed in tutte le altre regioni è considerata rara, in qualche caso protetta. A livello globale è presente anche in Nord Africa e Francia ed è considerata a rischio minimo di estinzione dall’IUCN, con una tendenza che vede una progressiva diminuzione del numero di piante [6]. La principale minaccia per la sopravvivenza di questa specie, infatti risiede nella distruzione del suo habitat, le sabbie retrodunali.

Il fiore emerge dalla sabbia tra febbraio e marzo. Le foglie sono lunghe fino a 25 cm, flaccide e cilindriche. La corolla non supera i 2 cm di diametro, con tepali bianchi o appena sfumati di viola, a volte striati all’esterno. Gli stami sono più lunghi degli stili. I fiori sono avvolti alla base da due “spate” con un ampio bordo membranaceo.
In tutto non più di un centinaio di piante, divise in due gruppi nei prati retrodunali separati da una vecchia strada brecciata ed un percoso con staccionata, più recente, che non si capisce perchè non abbia sfruttato quella già esistente. Se una pista pedonale o ciclabile, oppure una nuova strada, anche realizzata con lo scopo di “valorizzare” l’area, fossero passati sopra una dei due nuclei di Romulea esistenti, ne avrebbe ulteriormente compromesso lo stato di conservazione. Un’opera come il parcheggio realizzato all’accesso del percorso, avrebbero cancellato la popolazione in un solo colpo e l’area avrebbe perso uno dei suoi elementi di maggior pregio naturalistico.
In Terra di Lavoro:
Romulea rollii Parl. (Irididaceae). Geofita bulbosa, corotipo Steno-Mediterraneo-Occidentale. Vive nei pratelli umidi retrodunali, osservata in due località: foce del Garigliano e Riserva Naturale di Castelvolturno, entrambe ricadenti in aree protette. Le popolazioni consistono di un numero relativamente basso di individui raggruppati in pochi metri quadrati e, pertanto, risultano vulnerabili al disturbo umano.
Nessun intervento o misura di conservazione specifico risulta sia mai stato adottato.
Sarò grato a chi vorrà segnalarmi imprecisioni, errori o omissioni nel presente articolo.
Fonti bibliografiche:
[1] Croce A. 2002. Segnalazioni Floristiche Italiane: 1051. Romulea rolli Parl.– Informatore Botanico Italiano 34(1): 140
[2] Terrracciano N. 1917. Aggiunta alla Flora dei Campi Flegrei. Atti R. Ist. Incoragg. Napoli. Ser. 6, 68: 271-454.
[3] Motti R. & Ricciardi M. 2005. La flora dei campi Flegrei (Golfo di Pozzuoli, Campania, Italia). Webbia, 60(2), 395-476.
[4] Del Guacchio E. 2010. Appunti di floristica campana: novità e precisazioni. Informatore Botanico Italiano, 42(1), 35-46.
[5] Croce A., Stinca A., Santangelo A., Esposito A., 2019. Exploring vascular flora diversity of two protected sandy coastal areas in southern Italy. Rendiconti Lincei. Scienze Fisiche e Naturali 30(2): 323-336. Link
[2] Romulea rollii Parl. https://www.iucnredlist.org/species/110789520/110795567