Le erbe di San Giovanni

Nei mesi di Maggio e Giugno fioriscono le “erbe di San Giovanni”.

Classico esempio di come un nome comune possa univocamente identificare una specie, è quello dell'”erba di San Giovanni”. Quasi univocamente, perchè vanno sotto questo nome, con l’aggiunta di vari epiteti, le specie di iperico (genere Hypericum). Così Hypericum perforatum L. è “erba di San Giovanni comune”, Hypericum hircinum L. è “erba di San Giovanni caprina” e così via.

Hypericum perfoliatum L. – Palinuro (SA)

A prima vista le specie di Hypericum hanno fiori completamente gialli: petali, stami e pistillli tutti gialli, con qualche puntino nero (ghiandole) in alcune specie. Punti neri che si possono trovare anche sul calice o sulle foglie.

Sono erbacee o arbustive, alcune molto comuni in moltissimi ambienti, altre più specializzate.

Per il territorio di Terra di lavoro sono relativamente comuni le seguenti specie (omettiamo l’indicazione di nomi comuni):

  • Hypericum androsaemum L. – arbustivo a portamento prostrato, con foglie grandi, frutti a drupa blu/nera e petali più corti dei sepali;
  • Hypericum hircinum L. subsp. majus (Aiton) N.Robson – arbustivo, a portamento eretto, con caratteristico odore di caprone, frutti a capsula e petali più lunghi dei sepali;
  • Hypericum montanum L. – erbaceo, con foglie opposte sul fusto, ristrette alla base, petali dentellati e ghiandole nere su margine fogliare e sepali (ma non sui petali!),;
  • Hypericum perfoliatum L. – erbaceo, con foglie opposte sul fusto e allargate alla base (“amplessicauli”), con sepali sfrangiati e muniti, come le foglie e perfino i margini dei petali, di ghiandole nere;
  • Hypericum perforatum L. – l’erba di San Giovanni per eccellenza (vedi più sotto)
  • Hypericum tetrapterum Fr. – molto più alta delle precedenti erbacee (supera i 70 cm di altezza), con caratteristico fusto quadrangolare e alato sugli angoli, tipico di zone umide.

Oltre a queste erbe, a San Giovanni sono dedicati dalla tradizione popolare un giglio (Lilium bulbiferum L.) e una rosa (Rosa sempervirens L.), entrambi presenti nel territorio di Terra di Lavoro.

Hypericum perforatum L.

Le flore italiane ne riportano due sottospecie, H. perforatum subsp. veronense (Schrank) Ces. e H. perforatum subsp. perforatum. La prima, con foglie più strette (meno di 8 mm) è quella più comune nel territorio di Terra di Lavoro. Nelle flore del territorio spesso le due sottospecie non sono state considerate.

H. perforatum – Monte S. Croce, Vulcano di Roccamonfina, giugno 2018

L’epiteto specifico, perforatum, allude alla caratteristica “perforatura” delle foglie: staccatene una e osservatela controluce! La pianta, inoltre, ha fusto erbaceo, liscio e grabro, sulla cui sommità e su quella dei rami porta numerosi fiori (riuniti in “corimbi”).

foglie di H. perforatum, Vulcano di Roccamonfina, giugno 2018

Si può osservare in molteplici ambienti, dal livello del mare ai prati-pascoli sommitali. La fioritura inizia già a fine maggio e si prolunga per tutta l’estate.

Dove è stato osservato:

capsule di H. perforatum – Monte Lucno (Vulcano di Roccamonfina), Giugno 2018

5 pensieri riguardo “Le erbe di San Giovanni

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: